Domenica 15 settembre

Chiesa pellegrina a Monte Sole

L’arcivescovo e la diocesi in preghiera a San Martino di Caprara

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Sono passati ottant’anni dal mattino del 29 settembre 1944, quando 4 compagnie di soldati SS accerchiarono le colline di Monte Sole tra i fiumi Reno e Setta ed iniziarono a risalire verso i casolari sparsi tra campi e boschi, in cui tante persone vivevano la loro dura quotidianità. Sulla carta si trattava di un’azione militare che aveva lo scopo di chiudere in una morsa e annientare la brigata partigiana che era sui monti: nei fatti si trattava di un’azione deliberata di guerra ai civili come mezzo per costringere la brigata a fuggire.

I nazisti uccisero tutte le persone che incontrarono, bruciando le case e razziando gli animali: il bilancio dei giorni di massacro raggiunge la cifra di 770 vittime, tra cui 216 bambini, 142 anziani e 316 donne. Tra loro morirono cinque preti ed una consacrata, che scelsero di rimanere, anche nel momento più difficile, tra la loro gente. Si tratta di un evento che ha manifestato definitivamente il volto terribile della guerra moderna: i civili non sono più vittime «per sbaglio», ma la loro morte è uno strumento scelto per fare la guerra.

Anche oggi tutto questo è davanti ai nostri occhi in maniera sempre più terribile: palazzi devastati, ospedali colpiti, centinaia di migliaia di persone costrette a fuggire, decine di migliaia di civili uccisi. In questi anni i testimoni e le testimoni superstiti ci hanno aiutato a ripercorrere i fatti di Monte Sole come vie per prendere coscienza di quanto male sia capace l’uomo, per spronarci a volere un mondo diverso, a «vivere nonostante tutto». Ora queste memorie sono affidate a noi «per pensare ed agire la pace». Le celebrazioni per ricordare l’eccidio si aprono con il pellegrinaggio diocesano a San Martino di Caprara domenica 15 settembre con la Messa presieduta dall’Arcivescovo alle 17 : è importante andare insieme, guidati dal vescovo, perché su quei monti possiamo trovare la luce e la fonte di conversione profonda e di ispirazione per essere comunità cristiana oggi. Nei giorni successivi è previsto un programma di commemorazioni e appuntamenti per custodire la testimonianza di chi in quei luoghi perse la vita e che si allarga alle diverse comunità da cui venivano i preti di Monte Sole. L’intento è di non fermarci agli anniversari, ma far sì che il ricordo trasformi la vita. Il programma delle celebrazioni religiose e degli eventi in occasione dell’ottantesimo è sul nostro sito. Segnaliamo tra le iniziative nuove un pellegrinaggio da Argenta a Monte Sole per i presbiteri italiani, promosso con la comunità di Boves, dal 14 al 16 ottobre. Da novembre 2024 ad aprile 2025 verrà proposto un itinerario intitolato «da Monte Sole al presente», per approfondire i percorsi che portano allo sviluppo delle violenze collettive e indagare su possibili strade di giustizia, confrontandoci con esperienze di elaborazione dei traumi collettivi in luoghi e comunità che li hanno sperimentati. Gli incontri avranno cadenza mensile. «Non si torna uguali da Marzabotto – aveva detto il cardinale il 1 ottobre 2023 -. Mettiamoci a lavorare nella vigna per costruire un mondo di fratelli tutti».

Don Angelo Baldassarri,
Vicario episcopale per la Comunione e il dialogo

Omelia del Card. Zuppi a San Martino – 15/09/2024

 

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